Le Parti e il Tutto – Emozione, Cultura, Formazione nel Gioco da Tavolo

Un benvenuto a tutti! (E bentornati, se già mi conoscete… in questo caso andate direttamente a vedere gli ultimi articoli o avventuratevi nella mappa del sito 😉 )

Le Parti e il Tutto – Emozione, Cultura, Formazione nel Gioco da Tavolo; il blog vuole essere Uno sguardo attento fra i giochi e gli uomini: ma cosa troverete qui dentro? E perché dovreste seguirlo?

Il valore portante di questo blog è lo sviluppo di capacità umane attraverso le idee: la Formazione, coltivata come un qualcosa che deve rimanere impresso e fruttare a lungo. Articoli, spunti e riferimenti su ciò che è buono per acquisire cultura dello sviluppo umano, per tutti coloro che sono affascinati da questa direzione.

Qui un approfondimento su quella che è la mia concezione e mission nell’apprendimento e nel gioco da tavolo.

Al concetto generale ho integrato una linea più caratterizzante, che è quella specifica sul Gioco di Società e da Tavolo, che oltre ad essere una mia grande passione è anche un potenziale strumento di apprendimento efficace di valore eccezionale e al momento poco sfruttato.

Parleremo quindi di concezioni più ampie, rifletteremo, ma andremo anche a toccare con mano i giochi, le emozioni che essi ci regalano e delle esperienze ad essi associate; mi auguro che vi divertiate e che vi sia di stimolo, conto di stupirvi con qualcosa di quel che vi offrirò. 🙂

LE CATEGORIE CHE INCONTRERETE DA QUI IN POI:

  • Perché sì: Prendiamo un gioco da tavolo e, se è buono, parliamone bene. Perché prenderlo, e perché giocarlo? Quali sono i suoi punti di forza e da che punto di vista esso va considerato? “Perché sì” sono le mie letture di un gioco, articoli in cui do il massimo per trasmettere lo spirito di un titolo. Il taglio scelto è quello molto leggibile, senza insistere troppo in linguaggi specifici del game design (noto ai gamer navigati).  Il grosso dell’attenzione sarà infatti sull’idea, l’atmosfera e le emozioni suscitate dal gioco; mi farò capire nei funzionamenti e nelle meccaniche attraverso metafore e paragoni esemplificativi, in modo da essere quanto più immediato e comprensibile a tutti; descriverò infine l’esperienza di gioco e il sapore che ci lascia, suggerendo quindi a chi il gioco risulterà gradito. Tecnicamente potremmo dire che le mie “recensioni” abbracciano tutte e tre le componenti: Meccaniche, Dinamiche ed Estetiche. A chi si rivolge? Ai giocatori, esperti o meno, incuriositi da un titolo e che vogliono sentirne il sapore per decidere se provarlo o comprarlo.
  • In Struttura Profonda: In questa rubrica prendo un titolo e lo analizzo da un punto di vista più meccanico e strategico o ne analizzo l’integrazione con le espansioni; a seconda dei casi dunque svisceriamo qualcosa di più riflettendo o sulle strategie di vittoria o su come il sistema cambia quando vi vengono aggiunti dei moduli aggiuntivi. Prendendomi un po’ più di tempo, evidenzierò dinamiche e meccanismi che a prima vista possono essere celati ma sono poi importanti per arrivare a padroneggiare il giocoA chi si rivolge? A giocatori che hanno già fatto la prima partita al gioco in questione o sono alle prime armi; sanno giocare, ma hanno bisogno di quelle osservazioni più esperte per arrivare a farlo in modo ottimale, oppure a quanti amano sviscerare a più livelli un’opera che amano.
  • Learning on (the) board: questa rubrica vuole fornire spunti e contenuti per valorizzare il gioco da tavolo come strumento e laboratorio di apprendimento. In essa mi soffermo a raccontare una esperienza o a fornire uno spunto metodologico per far sì che una giocata non resti confinata come “attività ricreativa”, ma diventi un bagaglio per l’esperienza di vita. A chi si rivolge? A coloro che sentono che un buon gioco è un training mentale, e merita buoni strumenti e il giusto approccio. A quanti amano giocare, e si interessano di psicologia o di formazione e apprendimento.
  • Critiche: una rubrica che di tanto in tanto si rivolge a giochi che hanno da dire, o che avrebbero avuto da dire, ma che lasciano perplessi. Titoli che non meritano di passare sotto il silenzio cui destinare i titoli scarsi, ma che sono intrappolati da qualcosa che non li fa brillare al punto da dedicarci un giudizio del tutto positivo.

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