PERCHE’ SI’: Quarto!

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Quarto! è un gioco spettacolare. Ha dalla sua il fatto di essere semplice, geniale rapido. Uno di quei giochi che scatenano la scimmia, insomma: vediamo perché.

Innanzi tutto una premessa; parliamo di un astratto, come gli scacchi, il go e simili. Giochi che se affrontati alla leggera sono molto cervellotici, duri e poco appaganti, per il semplice fatto che un inesperto non ha quasi speranze di battere una persona capace. E nemmeno ha grandi possibilità di godere della complessità e delle sfumature della partita. Perde senza nemmeno rendersi conto di come avrebbe potuto evitare.

Di conseguenza, il giusto ritmo da avere con gli astratti è partire da cose semplici, andando per gradi con un avversario di pari bravura circa, o che sia disposto a giocare in modo più che altro istruttivo verso di noi. Che è poi l’approccio preferibile anche coi german più puri (pochi dadi, bassa fortuna, alta pianificazione strategica.)

Eppure… eppure se le parole logica, purezza, eleganza, minimalismo esercitano un certo fascino su di voi, avete dentro la scintilla dell’astratto. 

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Dopo la piccola premessa critica e metodologica, torniamo all’idea di Flavor, di sentire il sapore del gioco e di capire Perché sì.

CORNICE: Quarto! è una intelligente evoluzione del classico Forza 4: vi ricordate? Il primo che allinea 4 gettoni dello stesso colore vince! Stavolta però, invece di un piano abbiamo una scacchiera, e un sistema molto più intrigante di gioco, sempre restando entro i 10 minuti a partita!

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Come funziona in breve: si vince allineando 4 pezzi aventi una caratteristica comune. I pezzi, come dalla foto, possono essere bianchi o neri, alti bassi, tondi quadrati, pieni oppure vuoti. Il giocatore che completa un set di 4 pezzi con una caratteristica in comune chiama il Quarto! e vince.

Tutto qua? Non proprio… La cosa più interessante di questo gioco è che ogni giocatore sceglie una pedina e la consegna all’avversario. Il quale dovrà poi piazzare la pedina ricevuta, e viceversa. Quindi non giocherete il pezzo che vi servirebbe, ma quello che vi sceglierà il vostro compagno di giochi. Questa semplice e geniale soluzione sbriciola gli schemi del classico da supermercato e crea delle dinamiche di gioco interessantissime.

Quante volte durante un gioco avete fatto una mossa azzardata o una raffinata e sottile azione chiedendovi “riuscirà l’altro a capire che l’ho fatto per quel motivo? avrò dissimulato le mie intenzioni?“… In Quarto! questa domanda viene obbligatoriamente portata alla luceperché ad ogni mossa dovrete mettervi nella prospettiva dell’avversario, andare a cercare cosa cerca lui e andare a pre-sentire il pezzo che lui vorrebbe. Per poi non darglielo.

E se negli altri giochi spesso dissimulare le proprie intenzioni serve a non farsi bloccare una strategia, qui se l’avversario non si accorge delle vostre intenzioni perderà, con le sue stesse mani, consegnandovi proprio il pezzo sperato.

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Ma quanto dura questo intrigante concentrato di interazione? Fate due conti voi… il tempo di piazzare al massimo 16 pezzi e averci pensato un po’ su!

Perché sì?: perché Quarto! vi offre una partita velocissima, coinvolgente e con un sistema elegante e affascinante quale quello degli astratti. Il dover scegliere ogni volta la pedina per l’avversario è già un elemento interessante e di rottura: dobbiamo guardare al suo gioco e non avvantaggiarlo mentre tracciamo i nostri schemi; ma si aggiunge un ulteriore livello, dopo appena un paio di partite. Quando la scacchiera inizia ad essere piena infatti, dobbiamo pensare a dove piazzare la pedina ricevuta in funzione della pedina che sceglieremo di dare subito dopo all’avversario, altrimenti senza accorgercene gli cederemo proprio il pezzo della vittoria.

Il gioco dunque ci porta a considerare sempre i potenziali sviluppi per noi e contemporaneamente la prossima mossa dell’avversario. In circa dieci minuti. Pare poco?

Quarto! è leggero, godibile e intelligente. Valido sia come gioco aperitivo che come primo passo nel mondo degli astratti, è talmente frizzante che finita una partita ne vorrete subito fare altre due!

Inoltre tante risate (o shock, dipende dai tipi) verranno dalle vittorie inaspettate: 4 variabili binarie sono 8 possibili configurazioni vincenti, possibili ognuna in orizzontale, verticale o diagonale.

Vi assicuro che sprecherete qualche buon facepalm quando l’avversario vincerà con una serie che “Oh, ti giuro, quella fila lì al turno prima non ci stava!

E ancora una volta, buona scimmia a tutti!

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Quarto! è anche giocabile online, in 8-10 minuti, su Boardgame arena

Quarto!, di Blaise Muller,  2 giocatori, 10 minuti circa. Prezzo intorno ai venti euro.

 

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