PERCHE’ SI’: Mice & Mystics

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“Avventure di topi, coraggio… e un po’ di formaggio” riporta la scatola. Mice & Mystics è un perfetto fantasy con alcuni guizzi nel “punto di vista dei topi.”

CORNICE: Mice & Mystics è un cooperativo fantasy in perfetto stile dungeon – eroi che esplorano grotte, sale e cunicoli per sconfiggere mostri e guadagnare tesori: un genere che in realtà non sto seguendo affatto. Unisce elementari sistemi “dadi e miniature” a una vera e propria fiaba da giocare. E’ un gioco a campagna, in cui è più importante voler seguire la storia che non un gameplay raffinato. L’alea è estremamente accentuata e gli scenari non sono sempre bilanciati. Da consigliare dunque per chi può amare il tema fiabesco più del powerplaying tra combo e aumenti di livello, soprattutto considerando che con qualche ritocco casalingo il gioco può essere molto più piacevole. Ogni scenario ha una durata rilevante, 90/120 minuti.  Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Smallworld

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Smallworld come gli altri titoli della stessa editrice è un gioco semplice e dinamico, stimolante per famiglie ma valido anche per esperti – e ha una componentistica di prim’ordine. Una gioia sul tavolo.

Days of Wonder è una editrice di qualità; giochi validi e ogni volta molto curati, nell’edizione e nei materiali (abbiamo già approfondito Ticket to Ride). Questo Smallworld non fa eccezione, e ci si offre come un titolo veramente interessante in grado di incontrare diversi gusti.

Come da titolo, il mondo è piccolo: troppo piccolo per le molte e vitali razze che vi si avvicendano. Esse si daranno battaglia per diffondersi il più possibile, puntando al massimo della prosperità; ogni giocatore gestirà il susseguirsi di più razze, e vincerà chi avrà complessivamente totalizzato il miglior punteggio – sfruttando dunque al meglio ciascuna di esse. Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Khet (2.0)

Amanti degli astratti, oggi abbiamo veramente pane per i nostri denti.

Khet – the laser game è un gioco che mi porto dietro da parecchio tempo, ossia prima di iniziare coi moderni boardgame. Un giorno infatti in una di quelle fumetterie/negozi fantasy vidi ‘sto… ‘sto… ‘sti scacchi laser (a scatola chiusa). 

Praticamente li dimenticai per anni, ma mi avevano talmente colpito che non appena li rividi alla mia prima Macro Games Night si riaccese la fiamma; li provai subito. Poi, richiedendo costanza come tutti gli astratti, non potei approfondirli, ma ecco che appena scoperto l’esistenza di una versione app la acquistai e mi misi sotto a studiarlo un po’. Parlerò dunque quasi esclusivamente sulla mia esperienza digitale di questo gioco. Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Targi

 

Targi è un gioco per due estremamente interessante. I gamer più appassionati lo conoscono, apprezzano e consigliano – tuttavia rimane meno noto di alcuni suoi colleghi mainstream come 7 Wonders Duel. Ma proprio come Duel, Targi vanta fra gli accaniti la fama di essere uno dei migliori giochi “compatti” per due, e io stesso lo considero un must have in una ludoteca di coppia (sentimentale o anche ludica).

Inquadriamo ora il target e poi partiamo a esplorare questo titolo!

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Il gioco apparecchiato: non molto materiale, ma la griglia di carte non riesce comunque a stare in un tavolino troppo piccolo. Per essere un compatto dunque richiede un po’ di spazio.

Definisco Compatti quei giochi che sono fondamentalmente contenuti in una scatoletta. Alcuni possono essere dei fillerini o party game (Dobble, Qwirkle), mentre altri sono dei piccoli gestionali o giochi di carte ben sviluppati, aventi componentistica contenuta (Machi Koro, Venerdì, Citadels, Oh My Goods!). Possono dunque essere un po’ di tutti i tipi: il discriminante è che abbiano una scatola piccola (con Targi parliamo di una spanna), materiali composti per lo più da gettoni e carte e poco spazio richiesto per giocare. E naturalmente un regolamento semplice e lineare che però dia un risultato longevo e profondo.  Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Istanbul

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Istanbul: sontuoso nei materiali, che valorizzano benissimo un gioco molto piacevole. E’ un piatto buono, ben curato e quindi proponibile a qualsiasi ospite!

Istanbul è un gestionale molto leggero e snello, sia nel flusso di gioco che nel colpo d’occhio, e ha il pregio di soddisfare tanto la vista e il tatto quanto la mente e la fame di buon gameplay.

Nel mio repertorio di proposte ludiche, inquadro Istanbul nella forma di un gioiello; non è pesante, ha colori, design e estetica: è bilanciato e soprattutto rifinito. Si percepisce come un gioco ricco di opzioni ma sfrondato di tutto ciò che lo caricherebbe troppo. Per dire, come articolazione e struttura siamo un gradino sopra a Splendor e Ticket to Ride, nei quali sostanzialmente replichi ad ogni turno le stesse meccaniche di acquisizione, ma non siamo ancora alla complessa varietà dei gestionali con tanti edifici o azioni differenti (tutto il lignaggio Puerto Rico, CaylusSpecie Dominanti che esploreremo) Continua a leggere

PERCHE’ SI’: 7 Wonders

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Forse non c’è nessun bisogno che vi parli di 7 Wonders. Se seguite il mondo dei giochi da tavolo moderni lo conoscete, lo avete provato: oppure ne state sentendo parlare talmente tanto che state per provarlo. Tant’è che mi è stato detto (con lecite ragioni) che recensirlo è poco utile.

Da questo punto di vista è senz’altro vero, ma io penso al mio blog come a una risorsa ricchissima per le nuove leve, coloro che hanno appena scoperto questo vaso di Pandora e che vogliono vivere e assaporare il mondo del gioco.

Lo conoscete o conoscerete presto, dunque, ma intanto benvenuti nel fortunatissimo (e azzeccato) 7 Wonders di Antoine Bauza (già autore di Hanabi Takenoko) Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Food Chain Magnate

FOOD CHAIN MAGNATE è un titolo che sta molto facendo parlare di sé in questo anno ludico che si sta rivelando ricco di sviluppi interessanti. Se seguite le news ludiche sapete già il perché, se invece non conoscete il mondo dell’eurogame tratteggiamo un veloce quadro del gioco.

Ci troviamo davanti a un gioco gestionale finanziario, a tema imprenditoriale su catene di fast food; il gioco ripropone la gestione dell’organigramma (risorse umane), il marketing (spingere i prodotti per condizionare i clienti) e il gioco su mappa, con distanze, piazzamenti strategici e guerra dei prezzi. E’ un gioco di stazza pesante; lungo, simulativo, altamente immersivo e strategico.

I motivi per cui ha attratto tante attenzioni sono in primo luogo da ricondurre al suo lignaggio: è infatti l’ultimo prodotto della editrice Splotter Spellen (che io stesso ho scoperto con questo gioco), una editrice di giochi seri e molto appaganti per i gamer più esigenti; essa è inoltre poco più che occasionale nelle pubblicazioni, in quanto i titolari non si occupano di editoria come loro primo lavoro. Abbiamo dunque un titolo impegnativo, prodotto da una casa prestigiosa per i cervelli più appassionati, che pubblica occasionalmente e in tirature contenute rispetto alle major. Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Abalone

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CORNICE: Elegantissimo gioco, di regole e anche di materiali, stavolta nella forma di un astratto da 2 giocatori. Abalone è un titolo con una doppia validità, analogamente al già trattato Hivein comune col famoso titolo sugli insetti ha la totale astrattezza deterministica e la forte impronta spaziale/geometrica. La cosa più importante però è la sua doppia natura come gioco. Si può proporre a dei neofiti come scoperta piacevole intorno alla mezz’ora, ma se i giocatori sono abili si trasforma in una sfida di cervelli totale, impegnativa e gratificante!

Attenzione che anche qui, essendo un astratto ad alea zero, il giocatore più esperto batte il meno esperto, per cui come con Hive e Tash-Kalar proponetelo a giocatori di abilità paragonabile alla vostra, in altri casi siate disposti a giocare facendo un po’ di mentoring, magari eseguendo qualche piccola mossa subottimale per far fare esperienza al vostro partner, senza serrare troppo la morsa sulla  sua strategia. (Non sto dicendo “non giocate per vincere.Giocate per vincere, ma come il buon maestro di arti marziali, ogni tanto inserite un buco nella guardia per dare al partner la possibilità di infilarvisi.) Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Hive

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Hive è stato il protagonista indiscusso delle nostre vacanze; come da foto il nostro repertorio ludico era limitato al solo bagaglio a mano e ho puntato su dei titoli brevi e appetitosi, con alta rigiocabilità. Ed è stata una scelta azzeccatissima

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Insegnato alla mia fidanzata proprio in attesa del volo di partenza, ci ha accompagnato nei ritagli ludici tanto in piscina quanto negli aeroporti: il gioco è stato davvero un successone, piaciuto tantissimo tanto a me quanto a lei; vediamo quindi Perché sì.

Hive è un astratto per due giocatori, in cui si gioca solo con delle pedine raffiguranti degli insetti. Nessun bisogno di plance o scacchiere, ci si gioca appoggiati a un tavolo, divanetto o sedia… Ah, fra l’altro essendo composto solo da pedine di plastica è il perfetto swimmingpoolgame. Vi permette “finalmente” di tagliare la componente board, tanto che presto documenterò di averlo giocato dentro una piscina 🙂 . Continua a leggere

PERCHE’ SI’: Quarto!

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Quarto! è un gioco spettacolare. Ha dalla sua il fatto di essere semplice, geniale rapido. Uno di quei giochi che scatenano la scimmia, insomma: vediamo perché.

Innanzi tutto una premessa; parliamo di un astratto, come gli scacchi, il go e simili. Giochi che se affrontati alla leggera sono molto cervellotici, duri e poco appaganti, per il semplice fatto che un inesperto non ha quasi speranze di battere una persona capace. E nemmeno ha grandi possibilità di godere della complessità e delle sfumature della partita. Perde senza nemmeno rendersi conto di come avrebbe potuto evitare.

Di conseguenza, il giusto ritmo da avere con gli astratti è partire da cose semplici, andando per gradi con un avversario di pari bravura circa, o che sia disposto a giocare in modo più che altro istruttivo verso di noi. Che è poi l’approccio preferibile anche coi german più puri (pochi dadi, bassa fortuna, alta pianificazione strategica.)

Eppure… eppure se le parole logica, purezza, eleganza, minimalismo esercitano un certo fascino su di voi, avete dentro la scintilla dell’astratto.  Continua a leggere